Michele Capaccioli

Direzione Abu Dhabi: aerodinamica e budget cap

La Formula 1 corre nel circuito di Yas Marina dal 2009: quell’anno vinse Sebastian Vettel su Red Bull Renault, così come nel 2010 e nel 2013. Nel 2011 toccò a Lewis Hamilton su McLaren Mercedes che si è ripetuto nelle edizioni del 2014, 2016, 2018 e 2019, tutti su Mercedes, interrotto da Kimi Raikkonen (2012), Nico Rosberg (2015), Valtteri Bottas (2017). Infine, Max Verstappen è il vincitore delle edizioni del 2020, 2021 e 2022 su Red Bull.

In totale: 5 vittore per Lewis Hamilton, 3 per Sebastian Vettel e Max Verstappen, 1 per Kimi Raikkonen, Nico Rosberg e Valtteri Bottas.

Abu Dhabi, ultimo appuntamento della stagione, sarà decisiva nella classifica costruttori per Mercedes e Ferrari, rispettivamente seconda e terza, separate da 4 minuscoli punti.

Fonte foto: LordKinzo.com


In classifica piloti, invece, è bagarre tra Sainz Jr. (200 punti), Fernando Alonso (200), Norris (195) e Leclerc (188) per aggiudicarsi il quarto posto.

Il circuito di Abu Dhabi è un misto con sezioni veloci intervallate da chicane e curve lente. Prevarrà chi potrà contare su un’aerodinamica efficiente al punto da impostare efficacemente le curve lente, senza perdere le velocità massime nei lunghissimi rettilinei.

Gli errori dovranno essere ridotti al minimo.

C’è un altro fattore da valutare: la cifra astronomica che la Ferrari ha speso per la riparazione della #55 di Carlos Sainz Jr. fortemente danneggiata dal cedimento del fissaggio in cemento intorno ad un tombino a Las Vegas. Sembra che questa cifra si aggiri attorno agli 1.5 milioni di Euro, Power Unit esclusa. Se contiamo anche quest’ultima, potremmo arrivare a quasi 2 milioni di Euro. Certamente, qualsiasi somma spesa dal Cavallino Rampante dovrà inevitabilmente essere conteggiata nel Budget Cap 2023.

Considerando anche il fatto che, nel Gran Premio della “Città del peccato”, non è stata concessa da parte degli steward della FIA una deroga al Team Ferrari di montare una terza batteria, senza far scontare le 10 posizioni di penalità in griglia di partenza a Carlos, dobbiamo chiederci in quale posizione si trovi la Ferrari nel domandare alla FIA una compensazione per i danni subiti oppure nell’ottenere che il conto salato pagato dalla Scuderia di Maranello non sia conteggiato nel Budget Cap 2023.

Ci dobbiamo ugualmente domandare quanto la Ferrari sia vicina al tetto massimo di spesa di 135 milioni di dollari e se e in quale misura la cifra sborsata per l’incidente al GP di Las Vegas per la riparazione impedisca o limiti in qualche modo il lavoro della Scuderia per superare la Mercedes nella classifica costruttori. È vero che la FIA ha recentemente concesso una sorta di Cap Extra di 20 milioni, ma questi sono rivolti in particolar modo alle scuderie minori per gli investimenti nelle proprie strutture al fine di colmare quanto più possibile il gap con i grandi team. In particolar modo perché più le scuderie si trovano in alto in classifica e minore è la somma extra di cui andranno a beneficiare rispetto ai 45 milioni di dollari (+20 = 65 milioni di dollari) previsti prima del Cap Extra per tale materia dal 2021 al 2024.

In conclusione, otterrà il miglior risultato chi sarà in grado di trovare il giusto assetto, ma anche chi saprà massimizzare il capitale umano e il budget economico a disposizione. Chiaramente, la considerazione che dovrà fare la Ferrari è anche un calcolo tra benefici e costi economici.

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